Cuore-Vita Magazine N.11 – Settembre 2014
30 Gennaio 2014
Editoriale a cura del Dott.: Giovanni Michele Zangoli Più del 50% della mortalità (e disabilità) causata da patologie cardio-vascolari può essere scongiurato, o quantomeno drasticamente ridotto, se solo si correggessero i fattori di rischio più diffusi. A sostenerlo è la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità in un suo rapporto. Basterebbe assimilare questo monito per essere più amici del nostro cuore, il muscolo più importante dell’or- ganismo, il fornitore di ossigeno al cervello. È un amico che lavora in silenzio il cuore, batte ritmica- mente senza che ce ne accorgiamo, spesso senza avere la consapevolezza del suo ruolo fondamentale e si adatta a tutte le condizioni: pompa più forte sotto sforzo, rallenta quando siamo sereni e rilassati. Partendo da queste premesse eliminare i fattori di rischio, almeno quelli evitabili (esclusi i fattori genetici), dipende solo da noi, in altre parole dal nostro stile di vita: il fumo, la sedentarietà, l’obesità solo per ricordare le più diffuse ‘trasgressioni’ della cosiddetta vita moderna. Oltre alla salute ne gua- dagna anche il girovita: non c’è dieta che tenga se non accompagnata da movimento e attività fisica, un toccasana per la salute a tutte le età come sostengono i dietisti. Servono sicuramente meno farmaci quando è lo stile di vita ad essere il vero ‘farmaco’ del cuore. Quale occasione migliore per ri- badire vecchie ma sempre valide raccomandazioni se non in occasione della Giornata Mondiale del Cuore (29 settembre) L’Associazione Cuore-Vita invita tutti a partecipare all’evento con spirito costruttivo e non solo celebrativo. È una giornata che deve stimolare una riflessione, una presa di coscienza buona per tutto l’anno. Con il cuore si ama, ma noi quanto amiamo il nostro cuore?